MatteoMarcoLuca

26:36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare».
26:37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia.
26:38 Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me».
26:39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!».
26:40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me?
26:41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
26:42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà».
26:43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti.
26:44 E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole.
26:45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori.
26:46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina».
26:47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo.
26:48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!».
26:49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò.
26:50 E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono.
26:51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
26:52 Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada.
26:53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli?
26:54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?».
26:55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato.
26:56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
26:57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani.
26:58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.
26:59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte;
26:60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni.
26:61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni».
26:62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
26:63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio».
26:64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo».
26:65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
26:66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!».
26:67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano,
26:68 dicendo: «Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».
26:69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!».
26:70 Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire».
26:71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno».
26:72 Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo».
26:73 Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!».
26:74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò.
26:75 E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto, pianse amaramente.
27:1 Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire.
27:2 Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato.
27:3 Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani
27:4 dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci riguarda? Veditela tu!».
27:5 Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi.
27:6 Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: «Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue».
27:7 E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri.
27:8 Perciò quel campo fu denominato "Campo di sangue" fino al giorno d'oggi.
27:9 Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato,
27:10 e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore.
27:11 Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l'interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose «Tu lo dici».
27:12 E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla.
27:13 Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose attestano contro di te?».
27:14 Ma Gesù non gli rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore.
27:15 Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta.
27:16 Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba.
27:17 Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: «Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?».
27:18 Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
27:19 Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua».
27:20 Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù.
27:21 Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!».
27:22 Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!».
27:23 Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!».
27:24 Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!».
27:25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli».
27:26 Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
27:27 Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte.
27:28 Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto
27:29 e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!».
27:30 E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo.
27:31 Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
27:32 Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui.
27:33 Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio,
27:34 gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere.
27:35 Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte.
27:36 E sedutisi, gli facevano la guardia.
27:37 Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: «Questi è Gesù, il re dei Giudei».
27:38 Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
27:39 E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo:
27:40 «Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!».
27:41 Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano:
27:42 «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo.
27:43 Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!».
27:44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo.
La morte di Gesù
27:45 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra.
27:46 Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
27:47 Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia».
27:48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere.
27:49 Gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!».
27:50 E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
27:51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono,
27:52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono.
27:53 E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
27:54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
27:55 C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.
27:56 Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.
27:57 Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù.
27:58 Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato.
27:59 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo
27:60 e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò.
27:61 Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.

14:32 Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego».
14:33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia.
14:34 Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate».
14:35 Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora.
14:36 E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu».
14:37 Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola?
14:38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
14:39 Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole.
14:40 Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.
14:41 Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori.
14:42 Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».
14:43 E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.
14:44 Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta».
14:45 Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò.
14:46 Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.
14:47 Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio.
14:48 Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.
14:49 Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!».
14:50 Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.
14:51 Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono.
14:52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
14:53 Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
14:54 Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco.
14:55 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano.
14:56 Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.
14:57 Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo:
14:58 «Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo».
14:59 Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde.
14:60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
14:61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?».
14:62 Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».
14:63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?
14:64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte.
14:65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo percuote- vano.
14:66 Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote
14:67 e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù».
14:68 Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò.
14:69 E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli».
14:70 Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo».
14:71 Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite».
14:72 Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.


15:1 Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato.
15:2 Allora Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
15:3 I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse.
15:4 Pilato lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!».
15:5 Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato.
15:6 Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta.
15:7 Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio.
15:8 La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva.
15:9 Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?».
15:10 Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia.
15:11 Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.
15:12 Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?».
15:13 Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!».
15:14 Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Cro- cifiggilo!».
15:15 E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
15:16 Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte.
15:17 Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.
15:18 Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!».
15:19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui.
15:20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
15:21 Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.
15:22 Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio,
15:23 e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.
15:24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.
15:25 Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.
15:26 E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei.
15:27 Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.
15:28 ...
15:29 I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni,
15:30 salva te stesso scendendo dalla croce!».
15:31 Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso!
15:32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
15:33 Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
15:34 Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa:< i>Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
15:35 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!».
15:36 Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce».
15:37 Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
15:38 Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso.
15:39 Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!».
15:40 C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome,
15:41 che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
15:42 Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato,
15:43 Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.
15:44 Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.
15:45 Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
15:46 Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro.
15:47 Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


22:39 Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono.
22:40 Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione».
22:41 Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava:
22:42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà».
22:43 Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo.
22:44 In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
22:45 Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza.
22:46 E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».
22:47 Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
22:48 Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?».
22:49 Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?».
22:50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro.
22:51 Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì.
22:52 Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante?
22:53 Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre».
22:54 Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.
22:55 Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro.
22:56 Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui».
22:57 Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!».
22:58 Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!».
22:59 Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo».
22:60 Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
22:61 Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte».
22:62 E, uscito, pianse amaramente.
22:63 Frattanto gli uomini che avevano in custo- dia Gesù lo schernivano e lo percuotevano,
22:64 lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?».
22:65 E molti altri insulti dicevano contro di lui.
22:66 Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:
22:67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete;
22:68 se vi interrogo, non mi risponderete.
22:69 Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio».
22:70 Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono».
22:71 Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».


23:1 Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato
23:2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re».
23:3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
23:4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo».
23:5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
23:6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo
23:7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
23:8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.
23:9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
23:10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.
23:11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.
23:12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima, infatti, c'era stata inimicizia tra loro.
23:13 Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,
23:14 disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;
23:15 e neanche Erode, infatti. ce l'ha rimanda- to. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.
23:16 Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò».
23:17 ...
23:18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!».
23:19 Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
23:20 Pilato parlò loro di nuovo, volendo rila- sciare Gesù.
23:21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifig- gilo!».
23:22 Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severa- mente e poi lo rilascerò».
23:23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.
23:24 Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.
23:25 Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
23:26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
23:27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
23:28 Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.
23:29 Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
23:30 Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci!
23:31 Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
23:32 Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
23:33 Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
23:34 Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
23:35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
23:36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano:
23:37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
23:38 C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
23:39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».
23:40 Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?
23:41 Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».
23:42 E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
23:43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
23:44 Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
23:45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
23:46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
23:47 Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era giusto».
23:48 Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto.
23:49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lon- tano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
23:50 C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta.
23:51 Non aveva aderito alla decisione e all'o- perato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.
23:52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
23:53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
23:54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
23:55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù,
23:56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il testo evangelico è la versione a cura della C.E.I.

 

pagina precedenteinizio paginapagina seguente