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Un manoscritto della Bibbia che rappresenta un mondo

 

 

 

 

 

Qualche mese fa è giunto in Vaticana un manoscritto contemporaneo di grande formato, donato al Santo Padre, papa Francesco, dalla parrocchia cattolica di St. Mary di Dubai, Emirati Arabi Uniti, in occasione del proprio “Golden Jubilee”, il cinquantesimo della fondazione.

Nella parrocchia di St. Mary, unica per la diversità di culture, lingue, riti, gruppi etnici che rappresenta, vengono celebrate regolarmente funzioni nelle lingue konkani, urdu, tagalog, malayalam, singalese, inglese, tamil e arabo.

Come scrive il suo parroco, p. Lennie J. A. Connully, ofm cap., nella pagina introduttiva del volume:
«If variety is the spice of life, unity is the essence of life. One without the other is unrealistic. Hence the clarion call of the parish is “Unity in diversity”»

Il manoscritto, che misura 515x360 mm. e che ha ricevuto la segnatura Vat.lat.15458, si compone di 1559 pagine e contiene il testo della Bibbia copiato dai parrocchiani di St. Mary in rappresentanza di cinquantuno comunità linguistiche.

Il volume è stato sottoposto, come sempre accade per le nuove accessioni, a un particolare trattamento a base di azoto prima di essere collocato nel deposito dei manoscritti.

Questo speciale manufatto rappresenta dunque l’unità di una comunità multiculturale e dà a ciascuna identità linguistica spazio e voce attraverso un testo universale. L’iniziativa a suo modo rappresenta anche, in una sintesi efficace, l’Istituzione che ospiterà il volume, la quale nei secoli ha sempre raccolto le voci nelle lingue e negli alfabeti di tutte le culture e le ha custodite per offrirle al mondo intero, di generazione in generazione.


 

 

 

 

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